Come valutare la qualità della comunicazione web nel turismo nautico?

L’Italia è uno dei principali attori nel settore nautico, sia per quanto riguarda la cantieristica che per il turismo nautico. Tuttavia, il nostro Paese si scontra con la forte concorrenza, sia nel Mar Mediterraneo che in tutto il mondo. In questa difficile arena competitiva la varietà e la qualità dei servizi offerti dal web sono fattori critici di successo.  

Un recente articolo italiano, condotto dall’Università di Genova e pubblicato sul Sage Journal - Tourism and Hospitality Research, suggerisce un nuovo approccio di digital marketing nel valutare la qualità della comunicazione su internet degli operatori del turismo nautico. 

Lo studio parte dall’analisi dei siti web dei porti turistici.  

Il target del sito web di un porto turistico è variegato: clienti attuali, clienti potenziali, tra cui i principali sono diportisti, compagnie di charter, equipaggi, ecc.). 

Ogni gruppo ha diversi fattori di interesse per il porto, aspettative variabili e bisogni specifici da soddisfare.  

Di conseguenza, i porti turistici dovrebbero essere in grado di adattare le proprie strategie e strumenti di comunicazione alle peculiarità di ciascun gruppo, per attrarre potenziali utenti, fornire informazioni utili ad ogni tipo di clientela e in generale incoraggiare la fidelizzazione verso il porto stesso.  

Non solo i siti web dei porti turistici devono saper comunicare con un pubblico internazionale.  

Per questo i contenuti offerti dal sito web devono essere ricchi e personalizzati per ciascun target di riferimento. 

Il content marketing diventa quindi cruciale nella comunicazione del porto turistico. 

L’analisi degli esperti propone un originale strumento di valutazione per misurare la qualità dei siti web dei porti turistici, sia in termini di quantità che di valore delle informazioni fornite; tale strumento è stato successivamente testato su un campione di porti turistici del Nord Sardegna (Italia), un'area di grande importanza per il turismo nautico nel Mar Mediterraneo. 

Si tratta di un tool dinamico basato su un modello di valutazione qualitativa multiscopo e comprende 6 dimensioni: 

• Identità: la capacità del sito web di comunicare adeguatamente l'identità aziendale nei confronti dell’utenza; 
• Usabilità: l'efficienza e l'efficacia con cui i contenuti ed i servizi del sito vengono messi a disposizione dell'utente; 
• Contenuto: la completezza, correttezza e accuratezza dei contenuti, in coerenza con gli obiettivi del sito e le esigenze degli utenti; 
• Servizi: la misura in cui le funzioni del sito web supportano sia il fornitore del servizio (nel raggiungere i suoi obiettivi aziendali) e degli utenti (per soddisfarne i bisogni); 
• Ubicazione: la raggiungibilità del sito web e la possibilità per l'utente di interagire con esso; 
• Manutenzione: attività legate al corretto funzionamento e all'operatività del sito. 

I risultati dell’analisi dei ricercatori hanno evidenziato che in generale i porti turistici italiani non hanno la capacità di sfruttare il web marketing appieno: si parla sia dei loro siti web come strumento chiave nel loro mix di comunicazione, ma anche di l'eCommerce o anche di eBooking; la presenza sui social media non è significativa e le opportunità di interazione sono scarse; le app user-friendly per dispositivi mobili sono risultate quasi totalmente assenti.  

L’analisi di benchmark evidenzia quindi che i porti italiani hanno notevoli margini di miglioramento, rispetto all’approccio dei porti esteri più orientati alla comunicazione web. 

L’articolo quindi attraverso l’identificazione delle aree/dimensioni di un sito web indica allo stesso tempo dove devono concentrarsi le azioni prioritarie dei gestori nel miglioramento delle stesse.  

Oggi i porti sono sempre più assimilabili ad un servizio di ospitalità e i porti stessi si stanno evolvendo verso un modello di “villaggio sul mare”. Per questo le moderne marine turistiche italiane dovrebbero adottare soluzioni gestionali e approcci di marketing simili a quelli di un’azienda ricettiva. E quindi investire con competenza negli strumenti di digital marketing.